Siamo di più.
Siamo più di quanto ci hanno fatto credere.
Più di quanto fatto finora.
Siamo più di quello che ci è stato promesso e mai mantenuto.
Siamo più della rassegnazione e del disinteresse.
Siamo storia da millenni, costruttori, navigatori, combattenti.
Siamo una lingua e un sapere antico.
Siamo innovazione, creatività, abilità, concretezza, e coraggio.
Siamo accoglienza, cura, amicizia e solidarietà.
Siamo brace sotto la cenere.
Siamo una comunità che prende in mano il proprio destino.
Siamo una Rivoluzione Gentile.

Siamo di più

Siamo Sardegna

la coalizione sarda

La Coalizione Sarda è un progetto che unisce partiti e movimenti di ispirazione civica, democratica e progressista, centrista e europeista, autonomista indipendentista e di sinistra, con l'obiettivo di dare il via a un profondo cambiamento della Sardegna. Senza retorica, senza compromessi e senza intromissioni esterne. Pensiamo sia arrivato il tempo che la politica si assuma delle responsabilità, che guardi ai cittadini e quindi ai risultati.

Sono parte integrante della Coalizione Sarda: iRS, ProgReS, il movimento civico e giovanile Sardegna Chiama Sardegna, Liberu, Più Europa, il Partito di Rifondazione Comunista, UPC, Azione e Progetto Sardegna. Una squadra sarda, decisa a lavorare per la Sardegna.

In Sardegna, ripetiamo pedissequamente gli schemi nazionali: non ci stanno portando lontano. Ci stanno portando a subire delle imposizioni romane, ci hanno portato a una radicalizzazione, quasi pietrificazione degli schemi politici.

È ora di cambiare, di cambiare modello, di mettere al centro la Sardegna e non gli interessi nazionali. Mettere al centro, in questo caso, le elezioni regionali della Sardegna e non le elezioni politiche nazionali. Mettere al centro i bisogni e gli interessi dei sardi.

progetto sezione Soru

oggi e domani in numeri

IL NOSTRO IMPEGNO OGGI E PER IL FUTURO DELLA SARDEGNA

Non siamo interessati a mantenere lo stesso sistema di potere in Sardegna, gli stessi schemi e comportamenti o a cambiare il nome delle persone al potere. Ci interessa cambiare lo stato delle cose, la prospettiva della Sardegna per il futuro. 

Le elezioni regionali del 25 febbraio 2024 sono l’occasione per dare un buon governo alla Sardegna, che risolva i problemi di oggi, le emergenze e che immagini un futuro all’altezza dei sardi, coerente rispetto alle proposte portate avanti in campagna elettorale.

 

Renato Soru

renato soru

Nato il 6 agosto 1957 a Sanluri (Cagliari), si laurea in Discipline Economiche e Sociali all’Università “Bocconi” di Milano. Dal 1985 al 1990 lavora a Milano, nella CBI Merchant.

Nel 1994 avvia Czech On Line, la prima società ad offrire servizi Internet commerciali nella Repubblica Ceca. Negli anni la società sviluppa la sua presenza nell’intero Paese ed viene poi acquisita da Telekom Austria.

Nel 1998, dopo la liberalizzazione del mercato italiano delle telecomunicazioni, fonda Tiscali, cresciuta molto rapidamente fino a diventare, nel 2003, uno dei più grandi operatori di servizi Internet in Europa.

Nel 2004 lascia la sua attività di imprenditore per impegnarsi in politica. Il 12 giugno 2004 è eletto Presidente della Regione Sardegna con 478.692 voti (50,16%) nella lista Regionale “Sardegna Insieme con Renato Soru”. È presidente della Regione fino al novembre 2008, diventando nel frattempo anche uno dei fondatori del Partito democratico in Italia.

A fine 2009 rientra in Tiscali, per rilanciare l’azienda e posizionarla sul mercato della comunicazione integrata dei nuovi media e dei nuovi servizi Over The Top.

Nel maggio 2014 si candida alle elezioni europee con il PD nella circoscrizione Italia insulare ed è  eletto con 182.687 preferenze. Nel suo mandato a Strasburgo, è  titolare della commissione ECON per gli affari economici e membro sostituto della commissione ITRE, per le tematiche legate alla ricerca, all’energia e all’industria. Inoltre, ricopre la carica di Presidente della commissione politica per la sicurezza e i diritti umani all’interno dell’assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo. Non si ricandida nel 2019.

Nel maggio del 2019 torna in Tiscali a seguito di un cambio nell’azionariato e assume la carica di amministratore delegato fino al maggio 2022, per poi diventare presidente di Tiscali Spa.

L’11 novembre del 2023 annuncia la sua candidatura a Presidente della Regione, a capo di una coalizione civica democratica e progressista, centrista e europeista, autonomista indipendentista e di sinistra.

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